Un premier peggiore di Renzi non c’è come non c’è una casta dirigente peggiore di quella italiana, in tutto il pianeta.
In questo momento storico in cui l’Italia depressa e deprivata, degradata e disagiata da decenni di malgoverno consociativo in puro stile mafioso che si sosteneva sulla compravendita dei voti e del consenso scambiati per comodi, confortevoli e affatto carichi di lavoro posti di dipendenti pubblici (burocrati in concorrenza con i politici nella produzione non di servizi adeguati ed economici ai cittadini, bensì nella concorrenza spietata a chi ruba di più ai cittadini, a chi produce più malversazione e corruzione) e di appalti pubblici concessi solo in cambio di consenso o di tangenti corruttive sino al punto da far divenire le opere pubbliche fonte esclusiva e continuativa di finanziamento per partiti e politici anziché prassi civile per erogare servizi strutturali ed infrastrutturali alla cittadinanza;
dopo che la corruzione si disegna in proporzioni almeno pari all’importo del debito pubblico (la casta ha prodotto il debito sovrano rubando a piene mani dalle casse dello stato);
dopo che eserciti di intere generazioni di inutili e dannose classi dirigenti istituzionali hanno tradito il Paese reale e i cittadini italiani svendendo la sicurezza interna dello stato alle organizzazioni mafiose in miserabili trattative tra stato e mafia;
dopo che casta burocratica e casta politica hanno determinato e fondato un asse mafioso che con metodi terroristici ed estorsivi impone al popolo sovrano di cedere la propria sovranità da abusare al solo fine di privilegiare i parassiti che consumano inutilmente risorse pubbliche e massacrare e indurre al suicidio tutti queei soggetti (imprenditori, professionisti, artigiani, commercianti, industriali, lavoratori dipendenti privati) che invece, producono quella ricchezza che l’asse mafioso politico-burocratico brucia esclusivamente a fini della propria sopravvivenza e a danno della morte del Paese Reale e della Economia Reale;
dopo che questi eserciti della morte hanno distrutto il paese e indotto all’esilio o al suicidio i meritevoli,
quando finalmente è arrivato il momento di riformare in senso liberale lo stato e di liberare il paese reale dal pesantissimo fardello mafioso burocratico e partitocratico,
quando è infine emerso che la crisi di un paese avanzato, ricco e moderno come l’Italia sta nelle innumerevoli ingiustizie proclamate in sentenze (emesse in ritardo, mai emesse, emesse esclusivamente in favore dei poteri forti o dietro pagamento di tangente corruttiva),
nelle innumerevoli aberrazioni di una casta burocratica che non lavora per vivere, non vuole lavorare e soprattutto depreda ricchezze pubbliche in nome della loro funzione pubblica,
nelle infinite ruberie di diritti, libertà, risorse e ricchezze pubbliche e private di una casta politico-istituzionale aberrante, deviata, indegna, incapace, egoista, idiota, malversatrice, omertosa se non addirittura complice delle mafie od immutabile organizzazione mafiosa essa stessa, organizzazione che mai cambierà il sistema creato per depredare e rubare e non certo per cambiare e migliorare il paese,
arrivati al momento in cui tutti auspicano un passo indietro delle assunzioni clientelari di massa nella pubblica amministrazione di parenti, affini, amici, portatori di consenso, parassiti, mantenuti e mantenute, depistatori, disinformatori e distruttori della cosa pubblica,
quando si parla a sproposito e quotidianamente di una spending review che deve tagliare spesa pubblica, debito pubblico, posti di lavoro pubblici,
ecco,
quando è ormai chiaro ed emerso tutto questo,
ecco che il premier della casta dei mafiosi e dei corrotti propone un patto all’asse mafioso:
compriamo 100.000 nuovi portatori di voto e di consenso per uno stato criminale, criminoso e criminogeno con assunzioni di massa nel settore pubblico e fottiamo ancora una volta il popolo e la Unione Europea con una serie di false e finte riforme, solo di facciata, propagandistiche, per mantenere in vita l’attuale regime mafioso e corrotto che rappresentiamo e impediamo così che si formi un dissenso tra i nostri affiliati, complici e picciotti, dissenso che possa compromettere il nostro magna magna generale ai danni della cittadinanza italiana migliore, quella che produce quella ricchezza che noi sappiamo solo sprecare, rubare, malversare.
Il governo italiano fa esattamente tutto il contrario di quel che serve per salvare il paese,
ma fa tutto il necessario per salvare il cancro che uccide il paese:
si tratta di atti di terrorismo di stato, si tratta di veri e propri atti di prevaricazione della costituzione, delle regole democratiche, dello stato repubblicano, del popolo italiano.
Siamo ancora una volta dinanzi a ad una violentissima restaurazione burocratica e partitocratica con comportamenti e modalità apertamente avverse ai principi costituzionali come a principi sani e mai veramente garantiti come quello della diligenza del buon padre di famiglia.
Negli atti del governo troviamo negligenza e propaganda, mai diligenza e spirito di sacrificio, senso del dovere, lealtà e fedeltà alla costituzione e alla nazione.
Governo, parlamento, massime cariche e poteri dello stato stanno volontariamente assumendo comportamenti che non cambiano nulla, non riformano nulla, non liberalizzano nulla al fine di aumentare il peso della burocrazia, il consenso alla partitocrazia istituzionale, ma soprattutto, comportamenti che aumentano ancora la spesa pubblica e il debito pubblico, proprio quei fattori che hanno prodotto l’attuale crisi interna a cause endogene italiana.
È come se un medico adottasse terapie farmacologiche, sanitarie e chirurgiche esattamente contrarie alla salvezza della vita di un paziente e alla cura della sua salute.
In poche parole, si tratta di una eutanasia omicida, che uccide il paziente e non lo cura affatto.
A Bruxelles vedono benissimo quel che accade in Italia, ma sono anch’essi sotto ricatto da parte della casta dirigente assai mafiosa e corrotta italiana, la quale opera per il male del popolo italiano minacciando l’intera Unione Europea di far fallire invece l’Italia, con un default che sarebbe ingiustamente costoso ed oneroso per gli incolpevoli paesi virtuosi europei.
Un perfetto ricatto mafioso, una estorsione in perfetto stile “casta politica italiana”.
Così, mentre i tribunali non ricevono le risorse e le attenzioni e le selezioni sufficienti ad assicurare giustizia, mentre polizia e carabinieri sono ridotti nell’imbarazzante necessità di assicurare il carburante necessario ai propri mezzi a mezzo collette interne, mentre nella sanità si continua a rubare e si consente ancora di corrompere invece di curare la salute degli italiani, mentre tutto il paese sano chiede un cambiamento, ebbene questo anaelito di cambiamento, questa volontà di giustizia politica, economica, sociale e civile viene tacciato d’essere sovversivo, e si adottano indirizzi politici che peggiorano le condizioni generali del paese, senza garantire alcuno sviluppo e nessuna crescita.
Che tutto il mondo sappia con quale tipo e livello di mafiosità e di corruzione hanno a che fare i cittadini italiani.
Che tutto il mondo sappia che la crisi italiana è politico-mafiosa, partitocratico-burocratico-corruttiva.
Che tutto il mondo sappia che il popolo italiano è ostaggio di una casta di delinquenti, di criminali, di traditori e di terroristi.
Che tutto il mondo sappia che la democrazia in Italia non c’è mai stata, non c’è e non viene nemmeno ricercata.
Che tutto il mondo sappia che un cittadino, un cittadino qualunque, un cittadino “X”, disprezza e denuncia tutto ciò, a futura memoria.
Questi criminali ci massacrano.
Se potete, fate qualcosa:
qualunque cosa.
Probabilmente questo appello come tutti quelli simili a questo cadrà nel vuoto del nuovo terrore internazionale di una nuova terza guerra mondiale o di una nuova prima guerra globale, che richiede una compattezza tra i paesi occidentali ed una coesione (più volte richiamata proprio dal capo dello stato italiano, massimo vertice politico istituzionale, guarda che caso) che impediscono il cambiamento, ogni cambiamento.
D’altro canto, io affermo senza l’ombra di una qualsiasi smentita che allora, è meglio una feroce dittatura che questa mafiosa e corrotta falsa e finta democrazia del sopravvento del più forte sul più debole, del cretino sull’intelligente, del furbo sul meritevole.
Meglio una dittatura che rimetta in ordine le cose che codesto gioco al massacro.
Fate qualcosa, qualunque cosa, ma fate qualcosa.
Ovvero rischiamo e rischiate di perdere il controllo sull’Italia, a tutto rischio e danno dell’Occidente.
Questi mafiosi e questi corrotti ci uccidono, ci massacrano e ci invitano al suicidio:
noi, popolo italiano, abbiamo diritto ad una difesa.
Noi, popolo italiano abbiamo diritto a chiedervi di difenderci.
Noi, popolo italiano, abbiamo diritto di difenderci da chi ci uccide ed uccide il futuro dei nostri figli.
Che sia ben chiaro:
nessun timore reverenziale verso chi mi uccide, nessuna paura nei confronti di chi attenta al futuro dei mie figli.
Ho diritto di difendermi ed è mia intenzione esercitare questo diritto, nelle forme e nelle modalità che riterrò necessarie per farlo.
Io, come ogni singolo cittadino italiano.
Gustavo Gesualdo
alias Il Cittadino “X”
alias Maximilien-François-Marie-Isidore de Robespierre
detto l’Incorruttibile